mercoledì 5 ottobre 2011

Sognando il Breithorn..........


E' risaputo che i grandi alpinisti per garantirsi le imprese non facciano mai voce di quale sarà la prossima prodezza. Che anime buie...

Dunque m'avvalgo del piacere di non essere un grande alpinista e non essere prossimo ad una grande prodezza, tanto più godere dei vantaggi dello scarso interesse che suscita una consueta e battuta salita, dal momento che il Breithorn, pomposa vetta alpina, accoglie sulle sue creste diverse centinaia di persone all'anno. Un quattromila di seconda categoria direbbe qualcuno... nulla mi scalfisce, perchè sarà il MIO PRIMO QUATTROMILA!!

La data è fittizzialmente fissata in primavera, tempo permettendo i primi di marzo. L'idea è di sbloccare quel sofferto ostacolo che fin'ora ha tenuto la mia carriera alpinistica lontana dal fantastico mondo dell'alta quota. Quale ostacolo? beh l'esperienza, l'allenamento, la costanza..... la fifa più porca.

Bando alle ciancie il momento è arrivato! Il battesimo verrà consacrato affrontando il bestione con i fedelissimi sci, percorrendo così i suoi magnifici pendii perlati, zompettando sbarazzino fra seracchi e godendo della brezza alpina che fra un'arco e l'altro dei tornanti permetterà giusto uno scompiglio del fulvo ciuffo, tanto per ricordar al veterano di non esuberare di calienza procurando anche uno scioglimento dei ghiacciai.....ho finito.

L'allenamento intensivo comincierà quantoprima con l'avvento delle prime nevi, la speranza è che la stagione riservi molte possibilità di uscite. Ad esaminare il tutto vorrebbe essere anche un bivacco invernale alla modesta quota 2300m (con condizioni climatiche eccelse, s'intende) ma qualcosa suggerisce caldamente di abbassare la cresta... vabbè.

Tutti questi pensieri mi inducono comunque ad un paio di ipotesi:

Ipotesi numero 1: considerati i tempi di salita intorno alle 2-3 ore da Pratorosà, con un allenamento discreto si potrebbe pensare di non usufruire della teleferica, sudandosi la vetta partendo dall'antipatica Cervinia.

Ipotesi numero 2: Non conoscendo la quota, anche prendendo il monte dal versante occidentale, l'adattamento potrebbe rivelare sorprese; tuttavia passare la notte al Plateù lo considero poco onorevole. Confidando nelle condizioni meteo l'idea è comunque di svolgere la gita in giornata.

Infine tendo a ricordare in quale posizione magnifica si trovi questa vetta; ponendosi da avamposto al termine della Valturnance volge tutto il suo capo allo spartiacque splendido del Cervino, dall'altro il massiccio del rosa e via dicendo l'intero arco alpino. Sia anche una "passeggiata"di quota, essendo la prima non la scambierei con nessun'altra sul pianeta!

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